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Cambiare si, ma poco alla volta

Questo articolo lo dedico a tutte voi che avete una casa già arredata da tempo e che ora, visto che sono cambiate le mode, vorreste avesse un’aria più fresca e giovanile, ma non sapete da dove iniziare, continuate a guardarla senza prendere alcuna decisione e più la guardate, più “non vi piace”. Premetto che siamo in tantissime, io compresa: le mode cambiano, i colori anche, vediamo le case dei nostri figli o nipoti e improvvisamente la nostra la guardiamo con occhi diversi. Se fino a ieri ci sembrava accogliente, oggi ci appare pesante, vecchia e démodé e non facciamo altro che chiederci: “ma come ho fatto a comprare una cosa simile?” o ancora “ma perché questi colori, a cosa pensavo quando li ho scelti?”. Se ti ritrovi in questa situazione, prosegui nella lettura, forse al termine dell’articolo avrai qualche motivazione in più per agire e ti metterai all’opera.  Partiamo subito mettendo in chiaro che la situazione, la maggior parte delle volte, non è così tragica come vi sembra. Se gli arredi o i complementi che avete acquistato anni fa erano di qualità, sicuramente si potranno riadattare e mantenere, sarà sufficiente qualche spostamento, qualche aggiunta, una pennellata, togliere quello che abbiamo comprato d’impulso, ma che sapevamo già non si adattasse per nulla con il nostro arredamento (e già succede anche questo, ma è normale), qualche nuovo oggetto dalle forme e materiale più contemporanei e cambierà già il nostro modo di vedere le cose. Altri due fattore da non sottovalutare sono: il primo, il budget a disposizione (“come sempre”, mi sento di dire): maggiore sarà la cifra che potremo spendere, minore sarà il tempo di attesa per il completamento del processo di ammodernamento e viceversa; il secondo, decisamente da non trascurare…..il partner. Detto questo, rimbocchiamoci le maniche e iniziamo!

Innanzitutto osserviamo molto attentamente ciò che vorremmo cambiare, che sia una stanza o parte di essa , in questo caso dovremo tenere conto che si dovrà amalgamare con il resto dell’arredamento, quindi  non potremo fare un cambiamento radicale, ma dare una risistemata mantenendo la stessa impronta.  Ricordiamoci sempre che l’ambiente per essere accogliente, deve essere armonioso.  L’articolo n°3 del nostro corso, a questo punto può venirci in aiuto per realizzare un progetto di base. In ogni caso, consideriamo il fatto che abbiamo a disposizione l’intero arredamento, compresi i complementi. Partiamo immediatamente togliendo tutto ciò che davvero non ci piace e che non si addice con il nuovo piano di lavoro. Non è facile, ma è indispensabile. Anche se a  qualche oggetto siamo legati emotivamente, non facciamoci sopraffare dai sentimenti, è giunto il momento di eliminarlo; non sarà necessario buttarlo, potremo spostarlo o riporlo in uno scatolone in cantina. Subito l’ambiente ci sembrerà più libero, pronto per il cambiamento. Ricordiamoci che i colori dei muri o dei mobili sono alla base della trasformazione. Una credenza marrone scuro, in stile arte povera, come si usava negli anni ‘80/’90, potremo renderla perfetta per un più contemporaneo stile shabby chic dipingendola di bianco e conferendole quel senso di vissuto, inoltre, se fosse lineare, potremo adattarla ad uno stile di arredamento scandinavo, sverniciandola fino a far riaffiorare le venature del legno. Più riusciremo a rendere neutro l’ambiente, maggiori saranno le possibilità di trasformazione. Naturalmente l’ideale sarebbe riuscire a dare una “mano di bianco” ai muri, innanzitutto per ripulirli, ma anche per avere la possibilità di spostare o eliminare ciò che ora è appeso (quadri, mensole, piccoli mobili, bastoni delle tende…).

Se non abbiamo la possibilità di cambiare colore o sverniciare i mobili, perché non ce la sentiamo, potremo agire su di essi con tessuti o complementi: un runner, una tendina arricciata a farfalla nella vetrinetta, un pizzo che definisce una mensola, un centrino o uno strofinaccio, ma anche un cesto in vimini, una composizione, una piantina, qualche oggetto di uso quotidiano riposto sapientemente, una pila di libri….sono molteplici gli oggetti che possiamo utilizzare per rimodernare il mobilio. Quando avremo terminato con tutto quello che abbiamo a disposizione e riterremo che ci sarà ancora posto per qualcosa, potremo procedere all’acquisto di nuovi articoli. Manteniamo sempre ben presente la palette di colori cha abbiamo scelto e cerchiamo di non andare oltre con tinte diverse. Se il pavimento non ci piace più, ma non è possibile cambiarlo, i tappeti e le passatoie sono un’ottima soluzione; non potremo coprirlo tutto, ma l’attenzione si sposterà verso quella direzione, oltre al fatto che arredano. Inoltre quelli in corda sono moderni e adattabili alla maggior parte degli stili, quindi molto versatili. Un altro consiglio che è quello di cambiare le maniglie o i pomelli dei mobili, scegliendone di più attuali, l’aspetto cambierà immediatamente; l’ottone lucido è ormai sorpassato e possiamo sostituirlo con maniglie nere che, in base alla forma, stanno bene per qualsiasi stile di arredamento. Prendiamo in considerazione l’aggiunta di specchi e quadri e non sottovalutiamo l’importanza e la versatilità delle piante. Che siano esse vere o artificiali (cerchiamole di qualità), ricordiamoci che arredano tantissimo e non stancheranno mai.

Possiamo realizzare anche dei centrotavola di grande effetto con fiori, rami e qualche oggetto a tema. I complementi relativi alla stagionalità sono un’idea molto apprezzata. Trasformare la casa in base al periodo dell’anno in cui ci troviamo è una di quelle attività che gratificano davvero tanto. Tempo fa questo avveniva solo in prossimità del Natale, festa per eccellenza, ultimamente sono state introdotte altre ricorrenze e precisamente: Pasqua e Halloween, oltre alle quattro stagioni. Così facendo avremo modo di rinnovare con regolarità gli ambienti, togliendo ed aggiungendo i vari complementi con i relativi tessuti. Anche lo spostamento di alcuni mobili può ribaltare la situazione. Laddove gli spazi e le prese di corrente lo permettono, fare qualche cambiamento del genere sarà davvero decisivo. Ad esempio il divano, che tendenzialmente si posiziona contro una parete, potrebbe essere spostato dal muro, con lo schienale rivolto verso la finestra o con un tavolino sul retro.

Altro aspetto sul quale è possibile agire, sono i tendaggi: se tendenzialmente tempo fa si prediligevano le tende molto voluminose e ricche, ora ci si orienta verso pannelli lisci e lineari, molto minimal e facili da gestire. In alcuni stili, tipo lo shabby chic, molto apprezzate sono quelli in pizzo, fresche, leggere e romantiche. Sono tutti piccoli cambiamenti a cui ne seguiranno altri mano a mano che procederemo.

Terminato il processo di restyling sarà necessario fare ordine all’interno dei mobili che sono rimasti. Mettere a posto nei cassetti e nelle ante, ci permette innanzitutto di avere la situazione sempre sotto controllo, di recuperare spazio, di liberarci di tutti quegli oggetti che ormai non servono più, conferendo inoltre ordine mentale.